scorpione

scor·pió·ne

s.m., s.m.inv.

1a. s.m. AD invertebrato con corpo appiattito nero o bruno, provvisto anteriormente di due robuste chele, il cui addome si prolunga in una coda che ha all'apice un pungiglione ricurvo velenoso

1b. s.m. TS zool. artropode del genere Scorpione o dell'ordine degli Scorpioni, che ha da due a cinque paia di occhi laterali più semplici e uno centrale complesso, con corpo di colore variabile tra il giallastro e il brunastro e addome diviso in due parti, di cui quella posteriore termina in un pungiglione velenifero | con iniz. maiusc., genere della famiglia degli Scorpionidi cui appartengono numerose specie che vivono spec. nei luoghi aridi e desertici delle regioni tropicali e subtropicali, nascondendosi di giorno in buche o tane nel terreno e uscendo di notte a caccia di prede | pl. con iniz. maiusc., ordine della classe degli Aracnidi

2. s.m. CO fig., persona maligna e ingannatrice: quella donna è uno scorpione!

3. s.m.inv. TS astrol. spec. con iniz. maiusc., ottavo segno zodiacale che domina il periodo compreso tra il 24 ottobre e il 22 novembre: essere dello S. | persona nata sotto tale segno: Gabriella è uno scorpione; è un tipico scorpione, per gli S. sarà un anno positivo; in funz. agg.inv.: gli uomini scorpione

4a. s.m. TS st.milit. in Roma antica, sorta di catapulta o balista portatile provvista di un arco metallico flessibile, usata per scagliare saette piccole e sottili

4b. s.m. TS arm. antico strumento o arma composta da un manico provvisto di catene cui erano attaccate delle palle di ferro, usato anche per le torture

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DATA: av. 1294.

ETIMO: lat. scorpiōne(m), dal gr. skorpíos; nell'accez. 1b cfr. lat. scient. Scorpio o Scorpiones.